Tra i più conosciuti della Grigna Settentrinale, il Rifugio Bogani si trova a quota 1816 mt sul versante nord occidentale, immerso in un bosco di larici.
Da più di 20 anni i gestori del rifugio sono Mariangela Buzzoni ed il marito Enrico, molto conosciuti per la loro esperienza, disponibilità e cordialità.
Il Rifugio Bogani è una base di partenza per le ascensioni al Grignone, per la via normale o per la panoramica cresta di Piancaformia (per esperti), ma anche per le meno conosciute ma non meno interessanti vette del Palone e del Pizzo della Pieve. E’ si una tappa intermedia, ma è anche allo stesso tempo una meta perfetta per chi vuole percorrere itinerari di trekking più semplici, senza magari avere l’ allenamento o le capacità per raggiungere la vetta.
Per raggiungere il rifugio si lascia l’ auto al parcheggio del Vò di Moncodeno (1436 mt) nel comune di Esino Lario località Cainallo. Prendere il sentiero n° 25 con indicazione Rif. Bogani/ Rif. Bietti. Il sentiero sale decisamente per i primi minuti, poi prosegue in costa con andamento sinuoso e panoramico, con affaccio sulla Valsassina, fino ad incontrare un segnavia di bivio alla Bocchetta di Prada. Proseguire dritti nella faggeta sul sentiero pianeggiante. Dopo circa 40 minuti dalla partenza, si raggiunge la località ” slavine ” dove il panorama si trasforma da bosco incantato a pareti rocciose: qui si possono ammirare i 2 torrioni denominati ” Il frate e la monaca “.
Il sentiero si inerpica sulla costa rocciosa per altri 20 minuti circa fino ad aprirsi sui verdi prati dell’ Alpe Moncodeno. Presso l’ alpeggio in estate si incontrano le capre che brucano le erbe di alta montagna e che rendono unico il sapore dei formaggi che si producono direttamente alla casera a 1700 mt di quota. Potremo gustarli una volta raggiunto il rifugio, con un ultimo sforzo di 15 minuti. L’ itinerario dal Cainallo al rifugio è semplice e dura complessivamente 1 ora e mezza.
Altri itinerari per raggiungere il Bogani sono: da Cortenova, lungo la Valle dei Mulini (3 ore, per esperti) e da Primaluna per il Passo Zapel (4 ore, per esperti).
A 10 minuti dall’ alpeggio lungo un sentiero segnato da bolli gialli porta all’ ingresso della famosa ghiacciaia del Moncodeno visitata anche da Leonardo da Vinci.
La zona circostante il rifugio Bogani, denominata ” circolo del Moncodeno ” è un immensa spugna soffiante, dove vi sono dei buchi che spuntano ovunque e soffiano aria fredda e gelida. In questa zona esistono ben 550 cavità sotterranee naturali, tra cui è particolarmente nota la voragine ” W le donne “ (profonda 1150m). Ogni anno nella bella stagione gruppi di speleologi si avventurano alla ricerca di nuove grotte da esplorare.
Il rifugio Bogani è aperto dal 20 giugno al 20 settembre tutti i giorni. Tutti i mercoledi e nei weekend dal 21 settembre a fine ottobre. Meteo permettendo, nei week-end di tutto l’ anno.
Se pranzate o cenate al rifugio, non perdetevi le famose ” patole “, i ravioli artigianali fatti in casa da Mari.
Il rifugio dispone anche di camere per dormire: 3 da 4 posti, 1 da 3 posti, 2 da 6 e di due camerate da 18 e da 10 posti letto. I bagni sono 3 in totale.